La Sinagoga Ahrida
Situata nel quartiere Balat di Istanbul, la sinagoga Ahrida è una delle sinagoghe più antiche della città. Fu costruito da un gruppo chiamato Romaniotes, originario della Macedonia del Nord e da una comunità ebraica greco-ortodossa risalente al XV secolo. Circa cinque secoli fa migrarono a Costantinopoli, che faceva parte dell'Impero Ottomano. Nel 1492, gli ebrei sefarditi in fuga dalla penisola iberica, tra cui Spagna e Portogallo, giunsero anche nell'Impero ottomano, portando con sé le loro tradizioni, i loro riti e la loro cultura ebraici.

Nel corso del tempo, i Romaníotes di Istanbul, come molte altre comunità, comprese quelle di Salonicco, si assimilarono alla cultura sefardita, adottandone la liturgia e la lingua. La Sinagoga Ahrida, una delle due antiche sinagoghe sul Corno d'Oro di Istanbul, è stata ristrutturata nel 1992 dalla Fondazione del Quintennale per celebrare il cinquecentesimo anniversario dell'arrivo degli ebrei sefarditi nell'Impero Ottomano.
La sinagoga Ahrida è nota per la sua tevah, o piattaforma di lettura, a forma di barca, nota anche come bimah nelle comunità ashkenazite. È l'unica sinagoga di Istanbul in cui un tempo pregava Sabbatai Zevi, il fondatore del movimento ebraico sabbatiano.
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