Grande Moschea Sivrihisar

Grande Moschea Sivrihisar

La Moschea di Ulu, nota anche come Grande Moschea di Sivrihisar, è una moschea storica situata nella città di Sivrihisar nella provincia di Eskişehir, in Turchia. Fu costruita nel 1231-1232 da Leşker Emir Celaleddin Ali durante il regno del sultano anatolico Selgiuchide Kayqubad I. La moschea ha subito due restauri: il primo nel 1275 ad opera di Eminüddin Mikail bin Abdullah, reggente di Kaykhusraw III, e il secondo nel 1440 ad opera di Hızır Bey, un giudice di Sivrihisar che in seguito divenne il primo giudice di Istanbul. La moschea è uno dei cinque esempi noti di tecnica architettonica con colonne di legno.

La moschea ha una superficie di 1.485 metri quadrati e presenta quattro ingressi sulle sue pareti esterne, consentendo a diversi gruppi di preghiera di entrare attraverso cancelli o porte separate. Il tetto è coperto di piastrelle ed è stato recentemente sostituito con una lastra di piombo. All'interno, il tetto è sostenuto da 67 colonne di legno, le cui parti superiori sono decorate con incisioni dipinte di figure in verde, rosso e nero. Alcune delle colonne poggiano su basi di pietra che si ritiene provengano da Pessinunte, un'antica città ora conosciuta come Ballıhisar, situata nei pressi di Sivrihisar.

La Grande Moschea di Sivrihisar è una moschea storica situata nella città di Sivrihisar, nella provincia di Eskisehir. È progettata con sei navate disposte in direzione est-ovest, con le due centrali più alte delle altre e che ricordano le tradizionali tende dell'Asia centrale popolari tra i nomadi.

Una delle opere d'arte più significative della moschea è un minbar, realizzato nel 1245 da Horasanli Ibrahim Mehmet utilizzando alberi di noce e decorato con intricati disegni geometrici e floreali. Si ritiene che il minbar sia stato trasferito dalla moschea di Sivrihisar Kılıç, demolita nel 1924. Il torretta superiore è stata aggiunta da Osman oğlu Hacı Habib nel 1409-1410, come indicato dalla sua iscrizione.

La Grande Moschea di Sivrihisar è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO il 13 aprile 2016 ed è riconosciuta per la sua importanza storica e l'unicità architettonica.