Città antica di Zeugma
Zeugma è una città storica situata nel villaggio di Belkis, sulle rive del fiume Eufrate, a circa 10 chilometri a est di Nizip/Gaziantep. La città è stata abitata ininterrottamente sin dall'era preistorica ed è nota per essere uno dei due punti su entrambi i lati dell'Eufrate che permettono un facile passaggio. Nel corso della storia, Zeugma è stata un importante centro commerciale grazie alla sua posizione strategica, che consente sia il trasporto terrestre che quello fluviale.
Durante l'era ellenistica, Zeugma ha consolidato la sua posizione come una delle più grandi città dell'Anatolia. Quando Roma arrivò a governare la regione, l'insediamento di una guarnigione militare chiamata 4ª Legione aumentò ulteriormente l'importanza della città. In questo periodo si è anche verificato un fiorente sviluppo artistico, che ha portato a uno sviluppo culturale a Zeugma.
Scavi recenti hanno rivelato molte ville romane a Zeugma, che mostrano pavimenti a mosaico splendidamente decorati. Visitatori da tutto il mondo sono stati attratti dal sito archeologico di Zeugma per ammirare i mosaici unici raffiguranti vari dei della mitologia greca, tra cui quelli presenti nei pavimenti di piscine, sale da pranzo e stanze.
Nonostante abbia subito numerosi scavi, Zeugma ha affrontato un significativo contraccolpo nel 2000 quando le rovine sono state inondate dalla diga di Birecik. Tuttavia, la città storica rimane un importante sito culturale e storico, offrendo preziose testimonianze sul passato della regione.
Nel 2000, David W. Packard, un filantropo americano, ha letto di Zeugma sul New York Times e ha deciso di finanziare uno scavo di emergenza. Ha ingaggiato l'Oxford Archaeological Unit, sotto la direzione di Robert Earley, per trovare specialisti dei mosaici e un team francese per recuperare preziosi manufatti dalla vecchia città sul fiume Eufrate prima che venisse inondato dalla diga di Birecik.
Con un budget di cinque milioni di dollari, 60 archeologi e 200 lavoratori hanno lavorato insieme per scavare tre aree del sito da giugno a ottobre 2000. La priorità iniziale è stata data al recupero e alla documentazione della Zona A, che è scomparsa sotto le acque della diga nel luglio 2000. Gli archeologi si sono poi spostati nella Zona B, che era prevista essere sommersa entro ottobre 2000, quando l'acqua ha raggiunto il suo livello massimo. La Zona C, che comprendeva le parti più elevate della città, non è stata influenzata dalla diga.
Grazie agli scavi di emergenza frenetici, sono state trovate 45 mosaici, di cui 22 erano quasi intatti, guadagnando a Zeugma il soprannome di "la seconda Pompei". Inizialmente, questi mosaici sono stati esposti presso il Museo Archeologico di Gaziantep, ma nel maggio 2011 è stato inaugurato il Museo dei Mosaici di Zeugma per mostrare le impressionanti scoperte.
Complessivamente, il finanziamento di Packard e gli sforzi dei team archeologici hanno contribuito a recuperare e documentare importanti manufatti storici e mosaici prima che andassero perduti a causa dell'inondazione causata dalla costruzione della diga di Birecik. Gli scavi hanno anche gettato luce sulla ricca storia e sul patrimonio culturale dell'antica città di Zeugma.