Città antica di Sogmatar
La Antica Città di Soğmatar, situata vicino alla storica città di Harran, offre uno sguardo intrigante su un lato inclusivo della civiltà antica. Si crede che la regione sia il luogo dove Mosè fuggì dal Faraone e lavorò come contadino. Secondo la leggenda, Mosè aprì uno dei pozzi con il suo bastone miracoloso. La storia racconta che Mosè stava facendo pascolare le pecore e le capre quando l'acqua cominciò a fluire miracolosamente dal pozzo, senza alcun intervento umano. L'acqua si fermò così improvvisamente come era iniziata, ma Mosè colpì il terreno tre volte con il suo bastone prima di allontanarsi.

Nel cuore della città si erge una collina antica con i resti di una civiltà che risale al 2° secolo. Soğmatar un tempo era un centro religioso pagano, dove la gente rendeva omaggio a sette templi che rappresentavano il Sole, la Luna, Saturno, Giove, Marte, Venere e Mercurio. La Collina Sacra, un santuario all'aperto, serviva come tempio per Mare-lahe (Signore degli Dei) ed era una destinazione venerata per i coloni provenienti da tutta l'area dell'insediamento di Soğmatar.
Gli scavi sono iniziati nel 2012, rivelando 120 tombe, tombe familiari con sezioni dedicate ai bambini e carri di argilla che assomigliano a carri trainati da cavalli. È stato trovato anche un tempio dedicato al dio lunare Sin e una collina sacra dedicata a Harran Saabiss.
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